Mauro Rocchegiani

«Salve a tutti!

Mi chiamo Mauro e vengo da un piccolissimo paese dell’Italia centrale, poco distante dai monti e vicinissimo al mare Adriatico. La mia regione è un po’ strana: è l’unica regione italiana ad avere il nome a plurale, “Le Marche”, e in fondo, con i suoi mille volti, rappresenta a modo suo tutta l’Italia, con la sua storia, la sua arte, la sua musica, il suo, delizioso, cibo.

Ho sempre amato la molteplicità della mia regione e della mia dolce Italia, e sempre ho voluto raccontarla e darle valore: attraverso la parola (sono giornalista), attraverso la musica e lo spettacolo (sono attore), attraverso tanti, diversi, eventi, rassegne, mostre… (sono operatore culturale). Ultimamente anche attraverso le foto, perché sto imparando ad usare, faticosamente, la macchina fotografica!

Il mio desiderio è trasmettere la bellezza della mia terra, cercando di scovare in ogni angolo, anche il più dimenticato, qualcosa di affascinante da rivelare al mondo. Mi piace dialogare con persone di paesi distanti usando come moneta di scambio la mia antica, complessa e molteplice italianità.

L’ultimo passo non poteva che essere quello di diventare insegnante di italiano per stranieri, perché quale veicolo è migliore di una lingua per parlare di una cultura?

Mai come nell’italiano la fusione della sua essenza con il linguaggio è stata più intensa. Dal cibo, delizioso, alla musica; dalla sfrenata follia dell’arte alla regolarità dell’architettura; dalla religione più intensa alle sfrenate passioni più sensuali; dalla poesia filosofica alle teorie scientifiche più ardiea: questa è l’Italia! Questa è la sua lingua, il frutto di secoli di storia, passione e sangue. 

Di questo voglio parlarvi. Magari a partire dagli articoli indeterminativi, per finire ai versi più belli, alle arie più commoventi, ai sapori più intensi.
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